Le durissime parole di Vladimir Putin durante una riunione al Cremlino. La reazione del leader sovietico all’attacco ucraino in Russia.
Situazione tesissima tra Russia e Ucraina, specie dopo l’offensiva di Kiev. In queste ore è arrivata la durissima minaccia di Vladimir Putin nel corso di una riunione al Cremlino. Il leader sovietico, come riportato da diverse testate locali citate dai media anche italiani, ha sottolineato come, per il momento, non ci sarà alcun negoziato di pace a causa dell’offensiva del Paese di Zelensky.
L’ira di Putin: la “degna risposta” della Russia
“Il nemico riceverà una degna risposta e non c’è dubbio che raggiungeremo tutti i nostri obiettivi”. Sono state queste le parole del Presidente russo Putin che ha convocato una riunione al Cremlino per discutere di quanto sta accadendo al confine, al settimo giorno di incursione delle forze ucraine. Non solo. Il leader sovietivo ha anche aggiunto che “le perdite per i militari ucraini sono aumentate drammaticamente, in modo particolare per le unità più capaci che il nemico invia al nostro confine”. Il compito principale del ministero della Difesa è quello di “spingere fuori il nemico dal nostro territorio”.
Nessun negoziato
Nel dicorso di Putin è stato sottolineato come, attraverso le sue azioni nella regione di Kursk, l’Ucraina stia cercando di migliorare la sua posizione negoziale in futuro, ma “non se ne parla” di trattative. Nel dettaglio, l’incursione a Kursk “mostra perché il regime di Kiev ha rifiutato le offerte di pace di Mosca e dei mediatori”, le parole ancora del numero uno del Cremlino riportate da Ria Novosti e citate dai media italiani. “Apparentemente, il nemico sta cercando di migliorare le sue posizioni negoziali in futuro, ma di che tipo di negoziati possiamo parlare con persone che colpiscono indiscriminatamente civili, infrastrutture civili o cercano di creare una minaccia per gli impianti di energia nucleare? E’ possibile parlare con loro?”, ha ancora detto Putin.